“Io non contrasto alla scuola criminale positiva l’importanza degli studi craniologici, che ho anzi, come dissi, per grandissima. Ma io non credo che la fronte sfuggente, l’occhio aberrato, il viso prognato, il cranio oxicefalo, l’orecchio ad ansa, il mancinismo, etc., etc., influiscano a fare di un individuo piuttosto un birbante che un onesto uomo. Il presumere di rilevare dalla fisionomia, o dai diametri del cranio, la tempra morale di un individuo, mi sembra assai pericoloso; e dubito forte che l’accettazione delle teorie materialistiche, propugnate da codesta scuola, riporterebbe la società alle miserande persecuzioni di quei tempi, nei quali i diritti della morale pubblica, erano rappresentati o dal Carnefice, o dai Roghi. Quando non si vede niente di divino negli uomini, il miglior partito è di atterrirli …”.

 

(Antonio Michetti: “Dell’Arbitrio e dell’Imputabilità” (Edizione Federici, 1886), Parte Seconda, Capitolo VI, pag. 88, nota (1)).

 

 

“… Le opinioni che vado manifestando non sono quelle degli scienziati di oggidì, ma sono le mie. Il mio programma mi trae a dire quello che penso io, e non a piaggiare la moda; perché non cerco fortuna e molto meno popolarità. Posso perciò parlare senza reticenze. Avrò sommamente a caro il giudizio, e sia pur severo, degli uomini che hanno saputo conservare, in mezzo a tanta depressione morale, carattere italianamente austero  .

 

(Antonio Michetti: “Dell’Arbitrio e dell’Imputabilità” (Pesaro, Premiato Stabilimento Tipografia Litografia Federici, 1886), Parte Prima, Capitolo III, pag. 42, nota (1)).

 
 

“… Padrone dei miei pensieri, ho sempre aborrito dalle consorterie di ogni risma e colore, e, per conseguenza spero mi perdonerete se, scrivendo come penso, espongo con molta libertà le mie scientifiche convinzioni …”.

 

(Antonio Michetti:“Dei recenti progressi della medicina: lettere polemiche di Antonio Michetti al Prof. Luigi Malagodi” (Fano, Tipografia di G. Lana, 1867), pag. 22.).


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